Perché nessuno mi finanzia?
Si sa, la vita di ognuno di noi è lunga, quando siamo piccoli e giochiamo tutto il giorno non pensiamo sicuramente a quello che potrebbe succederci nel futuro e viviamo spensierati…
Poi inizia la scuola, dove dobbiamo impegnarci a fare bene perché qualcuno ci “giudicherà” per quello che siamo in grado di fare ed allora iniziamo ad avere un senso del dovere, vogliamo essere bravi.
Dopo di che arriva il primo lavoro, forse precario oppure già a tempo indeterminato. Siamo giovani, pieni di vita ed allora iniziamo a pensare di acquistare la prima auto oppure il primo computer supertecnologico e ricorriamo spesso ad una finanziaria per l’acquisto.
Poi ci uniamo ad un’altra persona oppure scegliamo di vivere da soli, abbiamo bisogno di altre cose e spesso si ricorre sempre a forme di finanziamento per acquistare pagando delle comode rate.
Come abbiamo detto la vita è lunga e allora, a volte, capitano avvenimenti poco piacevoli, ad esempio la perdita del lavoro, e mentre siamo alla ricerca di un nuovo impiego può succedere che le comode rate diventino scomode e si inizia a non pagare più… Almeno fino a quando si ottiene una nuova assunzione e a quel punto, forse, si riesce a pagare tutte le rate arretrate insieme oppure si può trovare con un accordo con chi ci ha concesso il finanziamento esistente.
La banche dati che dobbiamo conoscere.
Pochi sanno che tutti i finanziamenti vengono inseriti nelle banche dati (leggi l’articolo “Conoscere per capire la CR, il SIC e il CRIF”), per cui ogni volta che viene fatta una nuova richiesta di prestito viene valutata la banca dati.
La verifica delle banche dati viene effettuata per due motivi principali:
- Verificare se ci sono, oppure ci sono stati, ritardi con finanziamenti precedenti (una finanziaria o banca può non accettare la richiesta di credito se c’è un numero di ritardi, anche se poi pagati)
- Verificare il rapporto tra rate attive e reddito percepito, se ci sono finanziamenti in corso (una finanziaria o banca può decidere di non concedere il credito se il cliente è troppo impegnato)
C’è un altro aspetto che spesso il cliente non ne è a conoscenza.
Presupponiamo di avere 45 anni, un bel lavoro e un reddito certo. Andiamo a chiedere un finanziamento di 30.000 € e ci viene negato… come mai? Non troviamo una spiegazione! Non abbiamo mai fatto finanziamenti e non me lo concedono!
La spiegazione c’è ed è proprio per il fatto che non siamo presenti in banca dati e chi ci deve dare un credito così importante non ha un metro di misura per sapere come il cliente si comporterà nel pagamento.
La soluzione è molto semplice.
Basta fare un piccolo prestito oppure un credito al consumo, ad esempio acquistando un cellulare, pagare qualche mese regolarmente e poi eventualmente chiedere un finanziamento maggiore. Ricordiamoci però che questo non è l’unico fattore di valutazione.
Se invece abbiamo una necessità impellente e non possiamo attendere qualche mese allora esiste sempre la cessione del quinto dello stipendio o della pensione (leggi l’articolo “Prestiti, età e importi finanziabili: diamo i numeri”) che permette di avere un credito importante senza avere la necessità di essere presente in banca dati.
A questo punto se ci poniamo la domanda: “Perché nessuno mi finanzia?” Ricordiamoci degli argomenti descritti in questo articolo e che esistono delle figure professionali che ci possono aiutare a risolvere la nostra necessità di avere un credito (leggi l’articolo “Finanziamenti “fai da te”? No grazie!”).
A questo punto vi diamo appuntamento al prossimo articolo che potrete trovare sempre disponibile su Fidelio News e vi invitiamo a compilare il form sotto ponendoci le vostre domande e i vostri dubbi, sarà un piacere per noi approfondire.